(trasmesso a mezzo fax)
AL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL COMUNE DI ORIA
OGGETTO: MARTIRI DELLE FOIBE. GIORNO DEL RICORDO.
Oggi 10 febbraio si è celebrata in alcune città d'Italia la "Commemorazione del Giorno del Ricordo" in onore delle vittime delle foibe. Il Capo dello Stato nel suo discorso al Quirinale ha fral'altro detto: "In ciascun paese si ha il dovere di coltivare le proprie memorie, di non cancellare le tracce delle sofferenze subite dal proprio popolo........
Guardare avanti sarà il modo migliore di continuare a condividere il dolore di famiglie
come le vostre e ad onorare il sacrificio di quanti caddero senza colpe per l'altrui violenza."
Ad Oria si è registrato un silenzio assordante nonostante un oritano risulta negli elenchi ufficiali dei deportati degli slavi di Gorizia:
-Emilio MONACO di Leonardo e di Maddalena Scarciglia, nato a Oria il 14.4.1898, residente a Gorizia, Guardia di P.S. in servizio presso la Questura di Trieste, arrestato a Gorizia il 23.5.1945. Risulta deportato e dato per deceduto in località ignota. (Fonti: Ministero degli Esteri Sloveno (che lo comprende tra i civili) e Dichiarazione di Morte Presunta del Tribunale di Gorizia (Cfr. Gazzetta Ufficiale parte II del 04/02/1952): arrestato da elementi slavi a Gorizia.)
Auspichiamo che l'oblio nei confronti di Emilio Monaco non si perpetui in eterno e ci affidiamo alla sensibilità della S.V. affinché venga in qualche modo "onorare il suo sacrificio" così come raccomandato dal Presidente Napolitano.
Ci permettiamo di suggerire la ridenominazione o la denominazione di una via cittadina in suo ricordo. Via Pier delle Vigne (personaggio che non ha mai avuto alcuna attinenza con la nostra città) potrebbe diventare, per esempio Via Emilio Monaco - Martire delle foibe.
Distinti saluti.
Oria, lì 10 feb. 2011
AL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL COMUNE DI ORIA
OGGETTO: MARTIRI DELLE FOIBE. GIORNO DEL RICORDO.
Oggi 10 febbraio si è celebrata in alcune città d'Italia la "Commemorazione del Giorno del Ricordo" in onore delle vittime delle foibe. Il Capo dello Stato nel suo discorso al Quirinale ha fral'altro detto: "In ciascun paese si ha il dovere di coltivare le proprie memorie, di non cancellare le tracce delle sofferenze subite dal proprio popolo........
Guardare avanti sarà il modo migliore di continuare a condividere il dolore di famiglie
come le vostre e ad onorare il sacrificio di quanti caddero senza colpe per l'altrui violenza."
Ad Oria si è registrato un silenzio assordante nonostante un oritano risulta negli elenchi ufficiali dei deportati degli slavi di Gorizia:
-Emilio MONACO di Leonardo e di Maddalena Scarciglia, nato a Oria il 14.4.1898, residente a Gorizia, Guardia di P.S. in servizio presso la Questura di Trieste, arrestato a Gorizia il 23.5.1945. Risulta deportato e dato per deceduto in località ignota. (Fonti: Ministero degli Esteri Sloveno (che lo comprende tra i civili) e Dichiarazione di Morte Presunta del Tribunale di Gorizia (Cfr. Gazzetta Ufficiale parte II del 04/02/1952): arrestato da elementi slavi a Gorizia.)
Auspichiamo che l'oblio nei confronti di Emilio Monaco non si perpetui in eterno e ci affidiamo alla sensibilità della S.V. affinché venga in qualche modo "onorare il suo sacrificio" così come raccomandato dal Presidente Napolitano.
Ci permettiamo di suggerire la ridenominazione o la denominazione di una via cittadina in suo ricordo. Via Pier delle Vigne (personaggio che non ha mai avuto alcuna attinenza con la nostra città) potrebbe diventare, per esempio Via Emilio Monaco - Martire delle foibe.
Distinti saluti.
Oria, lì 10 feb. 2011
F. Arpa - referente Movimento P.I.L.U.
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